domenica 17 ottobre 2010

signori e signore, ho bisogno della vostra più completa attenzione perchè vorrei svelarvi qualcosa che dovreste davvero sapere.

Dunque, tanti tanti anni fa, c'era un filosofo e matematico molto famoso di (cog)nome Delle Carte, era molto amato dalle dame di Svezia e infatti si narra che sia morto di freddo nel tentativo di fuggire da una delle sue alcove per non essere scoperto dal legittimo marito, ma questa è un'altra storia (sicuramente, e purtroppo per voi che invece dovrete accontervi di quella che mi accingo a scrivere ora). Dicevo, il nostro buon Delle Carte era persona molto intelligente e, dopo averci a lungo riflettuto, si decise a compiere un gesto destinato a cambiare per sempre il modo di concepire noi stessi e il mondo spezzando, razionalmente - a suo dire - la Persona in 1 (uno) Corpo e 1 (una - o per lo meno i più fortunati -) Mente. Ora, io, siccome devo fare la raggazzetta intellectual chic che rifiuta i rigidi dualismi ideologici mi sono sempre abituata a disprezzare questa divisione considerandola un erroruccio, anche abbastanza banale, dell'ingegno del buon Delle Carte, che voglio dire, suvvia, è un erroruccio da niente, infatti non è stato lui a sbagliare a fare l'erroruccio, ma noi tutti altri che ci siamo messi a pensare che la Coscienza è quella cosa separata dal corpo e che di solito fa male quando quello si sente estremamente bene. E poi tutto quel blablabla sull'Autocoscienza e la Certezza eccetera. Non so perchè a tutta la parte sull'acquisizione della certezza assoluta ho sempre preferito quella sul dubbio iperbolico, mah, chiamiamola inclinazione personale (ma anche questa è un'altra storia). E quindi niente, io cerco sempre di dimostrare a tutti (ma a me stessa in primis) che la persona è una ed indivisibile eccetera e che muore quando muore il corpo eccetera (cosa da cui derivano poi tutte le mie riflessioni/paranioe di morte, etc), ma ultimamente mi sto rendendo conto, a poco a poco ma con sempre pù intensa vivacità, che io, purtroppo o per fortuna, non posso considerarmi una sola persona, chè sarebbe davvero molto ingenuo e riduttivo. Non sono una persona, sono, all'incirca 16 (sedici). Credo, potremmo essere di più. Ovviamente tutto ciò complica di molto la mia considerazione del buon, ed ormai estinto, Delle Carte, ma anche la considerazione di Me, del Mondo, degli Altri (se devo suppore che anche per TUTTI GLI ALTRI debba valere la mia ipotesi di lavoro allora siamo davvero in un mare di merda).
La percezione di questo pasticcetto è divenuta pressante quando una (o forse più) di quelle stronzette che formano il mio Io ha osato congiurare alle mie spalle con il mio corpo. E adesso mi trovo:
a) digiuna di nicotina da almeno un giorno
b) tentante di scrivere un pezzo su un blog che per mia fortuna leggono davvero poche persone, e non riesco proprio a concepire come possano delle persone scrivere 4 minchiate nei loro blog senza sigarette.
c) impossibilitata nel raggiungere gli obiettivi che mi ero prefissa per questa settimana (ciò è causa di forte frustrazione, senso di colpa, incoercibile voglia di fustigarmi e di fumare una sigaretta e bere del Southern Comfort) e la colpa di tutto questo è mia, mia solo solissimamente MIA, perchè non mi sono affatto presa cura di me stessa eccetera.
Ora, un lettore attento, probabilmente vorrebbe chiedermi quali erano gli obiettivi della settimana. Sarò breve, in pratica sono gli stessi obiettivi della settimana che mi perseguitano da un mese ma che, purtroppo, hanno comunque cominciato a farlo con un paio di anni di ritardo:
  • intrattenere rapporti personali con degli esseri viventi
  • no, Giulia, per esseri viventi non intendo esclusivamente il tuo gatto
  • già, proprio così: esseri umani
  • perseveranza, costanza, determinazione e calma nell'affrontare gli esami
pochi, semplici, passi per diventare una persona migliore.
Il problema sono i circoli viziosi: nel tentativo di adempiere all'ultimo punto ho annichilito gli altri (tranne quello sul gatto, ovviamente) e ora, grazie alla congiura di cui vi dicevo per cui mi ritrovo con un'influenza tremenda per cui tossisco in continuazione, sputacchio pezzetti giallini delle mie interiora e moltre altre cose belle e folkloristiche, non posso adempiere neanche l'ultimo. Che disagio.
Tra l'altro, stanotte, mentre sentivo il germe del male insediarsi al mio interno, crescere, vegetare, rigloglire di vigorosi virgulti, mi veniva la tachicardia che mi impediva di dormire perchè pensavo a come sistemare tutti gli impegni della settimana. Ho anche preso il cronometro del cellulare che stava accanto al mio letto dove c'era la sveglia pronta a trillare nel mattino e che con lo scorrere delle ore avevo saggiamente spostato, a mano a mano, di un'ora, per garantirmi, povera ingenua!, quelle 8 ore di sonno necessarie ad affrontae la giornata (quando so benissimo che se non dormo almeno 14 ore al giorno sono una grande invalida, ma vabbè), insomma con il cronometro ho calcolato i battiti del cuore al minuto che caratterizzavano quell'ascesso d'ansia e, sapendo a memoria la tabella cardiologia del Dottor Pierantoni, ho calcolato che attualmente la mia età biologica corrisponde a 87 anni. Ovviamente questo non mi ha tranquillizzato per un cazzo, mi sono addormentata dopo altri mille anni di rigiramenti nel letto, dopo aver tormentosamente deciso se prendere o no l'OKI (che non ho preso perchè avevo paura di morire nel sonno) e mi sono svegliata prestissimo perchè avevo il naso tappato e stavo per morire soffocata. Ora soffro.
Comunque sono contenta di annunciarvi, per chi fosse interessato, che ho deciso di risolvere il problema fregandomene.
Sì:
salterò l'esame per colpa di cui non ho più amici "STICAZZI"
non ho più amici "STICAZZI"
senso di colpa insensato che mi attanagli lo stomaco "VAFFANCULO"
Affronterò il problema semplicemente stando a letto, o al pc, guardando telefilm e accarezzando il gatto. SI, VAFFANCULO.
Ora l'unico problema è cercare di capire come superare indenni il problema insonnia, se qualcuno avesse dei suggerimenti è pregato di usare l'indirizzo e-email che trovate nella colonnina sulla destra. Grazie.
In tutto ciò, ad ogni modo, sembra quasi che il mio esofago si sia messo a giocare a scacchi sulla mia trachea, e che una delle mie personalità lo stia facendo con il preciso intento di raggirarmi.

Un'altra delle mie personalità che di tanto in tanto va fuori controllo è quella che comprende al suo interno il meccanismo dell'Empatia (le altre, di norma quelle più vigili, sono molto più ciniche). Ha il brutto vizio di emergere in quei momenti in cui abbasso la guardia, tipo quando mi sto rivoltando come una stronza tra i lenzuoli che cercano palesemente di strangolarmi come tante anaconde, quando cerco di placare l'ansia pensando a cose carine (tipo il mio gatto, o R.) per garantirmi un sonno senza incubi. Qualche giorno fa cercavo a tutti i costi di sforzarmi di pensare ai momenti più belli passati con R. o, che ne so, a qualche dettaglio della sua figura, o agli occhi verdissimi di Celine. Ma niente, niente, il mio occhio mentale era completamente inattivo e riottoso a visualizzarmi tali immagini di pace. Al suo posto ha deciso, di sua volontà, di mandare in onda i lineamenti di un volto a me non troppo familiare, ma tuttavia conosciuto. Eccomi, lì, di fronte a lui nel corridoio, con la mia faccia dubbiosa e la mia espressione scocciata, che aspetto di entrare per fare un esame, e lui, il tipo di fronte a me, un po' cicciotto, occhi verdi bonari, che mi da consigli sulla tesi. Chiacchieriamo un po, poi entro. Arraffo l'ennesimo trenta e decido di aspettarlo per salutarlo decentemente. Quando esce ha la faccia un po' sorpresa, e io mi chiedo se il mio gesto possa essere stato interpretato in modi che esulavano dalle mie originali intenzioni e allora cambio bruscamente atteggiamento e quando arriviamo al cancello d'uscita lo saluto brutalmente e mi volto sui miei passi. Non gli ho neanche chiesto come si chiamava. Ed era sicuramente una persona gentile, simpatica, educata. Avremmo potuto diventare amici, gli ho consigliato un sacco di gruppi musicali, chissà se alla fine li ha ascoltati.
Tutte merdose domande senza risposta, e io mi affliggo pensando al suo faccino dolce, bruttino, ma dolce. Merdose domande senza risposta come possono essere quelle del tipo "Esistono gli alieni?", "Sto perdendo troppi capelli e presto diventerò pelata?". Merdose, perseguitanti domande senza risposta che mi tolgono il sonno, mi fanno ammalare e ciao per oggi basta.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ti metto 9

un ragazzo di via Panisperna ha detto...

perché giochi alla fissione nucleare con la tua persona?